Le “terre” possibili nell’universo non sono nemmeno tanto lontane

Che esista vita al di fuori della Terra è convinzione di moltissimi astronomi. E il primo passo per trovare i nostri vicini di casa è cercare il loro indirizzo. La Nasa nel 2009 ha lanciato nello spazio la sonda Keplero proprio allo scopo di setacciare la galassia in cui abitiamo e scovare i pianeti simili alla Terra che potenzialmente sono adatti alla vita. La battuta di caccia si sta rivelando più ricca del previsto: dei circa 100 miliardi di stelle della Via Lattea, 75 miliardi sono nane rosse, le più adatte alla formazioni di sistemi solari simili al nostro.

Con un lavoro di fino, Keplero ha rivelato che una stella su sei, fra le nane rosse, ha almeno un pianeta simile alla Terra che le ruota attorno. I pianeti adatti alla vita possono dunque arrivare ad alcune decine di miliardi, il più vicino dei quali, secondo i calcoli statistici della Nasa, dovrebbe trovarsi a soli 13 anni luce da noi. “Pensavamo di dover percorrere regioni vastissime del cosmo per trovare pianeti simili alla Terra. E invece ci accorgiamo che potrebbe bastare guardare nel cortile di casa. Questo pianeta forse aspetta solo di essere trovato” ha detto Courtney Dressing, astronoma di Harvard, in una conferenza stampa organizzata dalla sua università.

Delle decine di miliardi di candidati alla vita, Keplero ne ha già individuati 95, con tanto di indirizzo, di cui tre considerati abitabili. Il fatto che molti corpi celesti simili alla Terra abbiano orbite più piccole o mantengano sempre la stessa faccia rivolta al loro sole non è di per sé un ostacolo alla formazione di “molecole della vita”. “Non c’è bisogno di avere un clone esatto della Terra per ipotizzare la presenza di esseri viventi”, ha spiegato la Dressing. Ma purtroppo non basterà Keplero a trovare tracce biologiche nei nostri pianeti cugini. Per avere questa risposta servirebbe una missione ad hoc. Il fatto che il “cortile di casa” non si estenda oltre i 13 anni luce rende da oggi meno remota questa ipotesi.

Fonte Repubblica.it

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