INNO ALLA LIBERTA’
Dedicai questa poesia a Pietro Ingrao e tutti i vecchi partigiani nell’aprile del 1994. Era il primo governo Berlusconi e per la prima volta c’erano fascisti al governo. Oggi la ripropongo a voi tutti e la dedico alla giornata del 25 aprile (domani) perché è il mio stato d’animo per la Festa della Liberazione 2013
INNO ALLA LIBERTA’
Scrutò le nubi
che si addensavano
all’orizzonte.
Lo sguardo velato
dagli anni trascorsi.
Guardò nell’animo
quanti anni a sognare
quante cose passate.
Le spalle s’incurvarono,
il peso delle lotte
le battaglie
l’inutilità.
Lo aveva raccontato
ai suoi nipoti
il cuore pieno d’orgoglio
in fondo la democrazia
era anche un po’ sua.
La lacrima si fermò
nell’angolo dell’occhio
scivolò piano
non avrebbe avuto il tempo
per ritornare a lottare.
Le spalle s’incurvarono
ancora di più.
All’improvviso
lo sguardo tornò fiero
rivide i suoi vent’anni
alzò il braccio al cielo,
il pugno chiuso pieno
di rabbia e stizza.
Ma era tardi
il passare del tempo
si era reso presente
nelle sue stanche membra.
Le spalle s’incurvarono
sempre di più.
Wanda Danzi Bellocchio
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