Lampedusa è senza librerie il sindaco: “Inviateci i vostri libri”

Manca una biblioteca a Lampedusa così come una libreria e il sindaco Giusi Nicolini lancia un appello sui social network per chiedere agli italiani di inviare sull’isola dei libri, anche usati.  

 «L’idea ci è venuta qualche mese fa – spiega il sindaco all’Adnkronos – quante volte siamo costretti a recarci sulla terraferma per comprare un libro. Così ho pensato di lanciare un appello».  

 Ecco cosa scrive Giusi Nicolini: «Lampedusa non ha una biblioteca e neppure un negozio dove potere acquistare libri. Voi ci vivreste mai in una città dove non è possibile comprare libri? Io non ci credo! Quindi se in giro per casa avete libri, di qualsiasi genere, che non leggete o avere già letto e di cui volete sbarazzarvi, aderite all’iniziativa».  

 Detto e fatto. In poche ore, grazie a Facebook e a Twitter, sono state centinaia le adesioni. Molti chiedono un’agevolazione per potere inviare i libri senza dovere pagare la spedizione. Tutti possono contribuire. I libri vanno indirizzati direttamente al primo cittadino dell’isola per l’apertura di una biblioteca. 

 «Non mi aspettavo questo successo – dice Nicolini – In poche ore ho ricevute tantissime mail di gente che chiede come potere inviare i libri. Non ci sentiamo più soli».  

 Proprio ieri il sindaco ha incontrato a Roma il ministro della Pubblica Istruzione, Maria Chiara Carrozza per parlare di scuola. «Non abbiamo neppure una biblioteca per i bambini – dice – Ma stiamo lavorando alla sua realizzazione, speriamo di poter fare presto».  

 Fonte La Stampa.it

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