Troppi bambini rom a scuola i genitori italiani ritirano i loro figli

Troppi bambini rom in classe. È questo il motivo che nel primo giorno di scuola ha spinto molti genitori di Landiona, comune di 600 abitanti in provincia di Novara, a ritirare i propri figli dalla scuola elementare del paese e a trasferirli nell’istituto di Vicolungo. “Abbiamo cercato di convincerli a restare ma hanno preferito portarli via – afferma il sindaco Marisa Albertini – Avevamo tentato di accorpare le classi con quelle di Sillavengo per favorire una maggiore integrazione, ma non è stato possibile”.
Il fatto ha diviso il comune in provincia di Novara. Francesco Cavagnino, consigliere comunale di minoranza a Landiona, lo ha definito di “una gravità assoluta. Questa storia – aggiunge – getta discredito su tutto il paese, ma noi non siamo razzisti”.
La scelta delle mamme e dei papà novaresi arriva il giorno il cui il Comune di Torino ha rinnovato l’iniziativa che prevede l’accompagnamento a scuola dei rom dei campi di via Germagnano e di strada Aeroporto. L’attività, nata in collaborazione con il Raggruppamento temporaneo SelaRom, l’anno scorso era stata premiata dal Ministero delle politiche sociali.
Una decina di anni fa, per tenere aperta la scuola del paesino, le famiglie rom era stata invitate a portare i loro figli a scuola. L’elementare era stata così salvata dalla chiusura. Un problema che rischia ora di riproporsi, ma per motivi molto meno nobili.
Sulla vicenda Franca Biondelli, deputata novarese del Pd, ha annunciato un’interrogazione parlamentare.

Fonte Repubblica.it

parlamentare.

 

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